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Bollicine tour 1983

IL RACCONTO DEL TOUR PIU' "SPERICOLATO" DELLA STORIA DI VASCO (tour 1983)

In diverse interviste della metà degli anni '80, il tour 1983 venne ricordato da Vasco e da alcuni componenti della Steve Rogers Band come il più bello e intensamente vissuto dal punto di vista emotivo. In effetti risultò essere il tour della definitiva consacrazione, quello durante il quale,concerto dopo concerto, Vasco e la sua band videro crescere sempre di più l'entusiasmo e il numero dei loro fans. Fu anche un tour vissuto davvero in modo spericolato ed esagerato,con tantissimi episodi rimasti indimenticabili. Dopo Sanremo,con "vita spericolata", appariva chiaro che stavolta Vasco era riuscito a fare davvero centro. Ormai si parlava solo di lui, nel bene o nel male, e i ragazzi avevano iniziato ad innamorarsi di questo personaggio sincero e schietto,un poco ribelle ma anche dolce a suo modo,autore o co-autore di canzoni bellissime dal punto di vista musicale, ma soprattutto, di testi che per la prima volta in Italia,parlavano con un linguaggio schietto e sincero . Fino a quel momento in Italia, infatti, dal punto di vista musicale avevano "regnato" i cantautori con i loro testi filosofici ed impegnati. Finalmente adesso c'era qualcuno che parlava dei giovani,raccontando esperienze,desideri,delusioni che, in fondo, appartenevano a tutti. Insomma, Vasco e il suo seguito si buttarono a capofitto nel Tour che iniziò a Marzo, convinti che era il momento giusto per raggiungere quella vetta tanto inseguita. Del resto,Vasco stesso ebbe a dire:" a quei tempi andavo dritto e deciso per la mia strada e non c'era niente e nessuno che potesse fermarmi o impedirmi di raggiungere l'obiettivo che mi ero prefissato:diventare il numero uno, la prima rockstar Italiana".
La band al seguito era la SRB,con la novità dell'ingresso di Alan King al sax visti i numerosi impegni di Rudy Trevisi, quindi Riva e Solieri alle chitarre, Andrea Righi al basso, Roberto Casini batteria e Mimmo Camporeale tastiere.
Vasco, naturalmente, si preparò a quel tour in modo meticoloso..ma alla sua maniera! Provarono accuratamente la scaletta, che era simile a quella degli anni precedenti con l'aggiunta dei nuovi brani, ed il Blasco iniziò a vivere la vigilia in modo frenetico e convulso, dormendo sempre di meno e imbottendosi sempre più di pasticche di anfetamine. La scaletta quell'anno era molto variabile a secondo la serata. Quella "base" approssimativamente era questa:


COLPA D'ALFREDO
SONO ANCORA IN COMA
FEGATO SPAPPOLATO (GOD SAVE THE QUEEN -J.B. GOOD)
DEVIAZIONI
MI PIACI DI PIU'
VOGLIO ANDARE AL MARE
OGNI VOLTA
BRAVA
CANZONE
SPLENDIDA GIORNATA
PORTATEMI DIO
GIOCALA
BOLLICINE
VADO AL MASSIMO
COSA TI FAI
COCAINE (COVER)
SENSAZIONI FORTI
IERI HO SGOZZATO MIO FIGLIO
DIMENTICHIAMOCI QUESTA CITTA'
UNA CANZONE PER TE
VITA SPERICOLATA
ALIBI
ASILO REPUBLIC
SIAMO SOLO NOI
ALBACHIARA

In alcuni concerti venivano eseguite anche: VALIUM, LA NOSTRA RELAZIONE, SILVIA, LA STREGA

Il tour, inizialmente, vide Vasco e la Steve esibirsi in discoteche e piccoli locali come di consueto,ma si intuì subito che non erano sufficienti a contenere  l'enorme massa di gente che accorreva ai concerti. Spesso e volentieri avvennero casini agli ingressi e in sala perché molti ragazzi rimanevano fuori, non riuscendo letteralmente ad entrare. Anche allo staff di Vasco,del resto,apparve chiaro che avrebbero potuto incassare il doppio o il triplo, facendolo esibire in spazi piu' grandi,dato che era ormai in grado di richiamare anche dieci-quindicimila persone contro le mille-duemila dell'anno precedente. Durante i live, Vasco di dava senza risparmio,cantando e impegnandosi al massimo,anche nelle serate in cui era particolarmente stanco.
Ad un certo punto,infatti, le date vennero organizzate in modo che si suonasse non più di tre date di fila, perché Vasco sta iniziando davvero ad esagerare con il suo modo di vivere. Ormai quasi non dormiva più, e arriva a stare anche una settimana sveglio,per poi crollare del tutto per qualche giorno. In quei frangenti si rifugiava a Zocca o nel suo capannone a Casalecchio.
In una intervista Vasco dirà." a quei tempi Lolli mi diceva di stare calmo, che sembrava sempre che io dovessi morire da un momento all'altro per come mi agitavo..ma ero proprio così. Ai concerti,ad esempio, spingevo troppo e subito, e arrivavo alla fine senza più energie.."
Il clima di esaltazione collettiva e' intuibile assoldando i nastri dell'epoca, dove si sente un pubblico che acclama in continuazione un Vasco spesso rauco e stanco ma instancabile nel cantare e darci dentro. A giugno il tour venne interrotto. Alla base della decisione c'erano due motivi in particolare:
Vasco era davvero cotto, aveva bisogno di riposo e di darsi una regolata perché stava davvero distruggendosi con quei ritmi di vita. Inoltre, come detto prima, non aveva più senso esibirsi in locali di piccole dimensioni quando appariva chiaro che Vasco era in grado di richiamare il doppio del pubblico. Il mese di interruzione servì quindi a Vasco a riposare e a Elmi a riorganizzare le date successive, in luoghi più spaziosi e con un impianto audio più adeguato.
Quando ripresero a fine Luglio,tuttavia, per tenere fede ad alcuni impegni precedentemente presi, fecero qualche altra data in discoteca, accollandoli gli inevitabili problemi conseguenti.
Ad Igea Marina ad esempio,alla discoteca Rio Grande,si tenne un concerto incasinatissimo,con un mucchio di ragazzi rimasti fuori e quelli dentro a spingere e urlare in continuazione di stare seduti e non fare male. E' in questa occasione che, chi possiede il nastro di quel live, può ascoltare un Vasco incazzatissimo che urla al pubblico.."bastaaa sennò vi tiro il microfono in testa,chiaro?"
Ai primi di Settembre, Vasco alla vigilia del concerto a Sondrio, incappa in un incidente stradale pauroso da cui esce illeso miracolosamente! L'incidente Vasco lo racconta nel video de "Gli spari sopra tour", omettendo però alcuni dettagli che vengono riportati nel libro di Poggini. In sostanza Vasco supera due camion in curva mentre ne arriva un terzo dall'altro lato, che lo prende in pieno. La macchina e' distrutta, ma VASCO NON SI FA NEMMENO UN GRAFFIO! E di sera è li a fare il concerto.
A Roma,invece,incappa in una serata storta. Tutto il giorno ha piovuto, il palco e' scivoloso e le apparecchiature funzionarono male. La serata e' sfigatissima, con Vasco che prende addirittura un bel paio di scivoloni in diretta... e ,a quello che si racconta, si incazzò a tal punto che ci volle tutta la buona pazienza di Lolli ed Elmi per convincerlo a continuare il tour!
La conclusione ufficiale del tour avvenne a Milano, al Teatro Tenda il 6 Ottobre. E fu una conclusione degna di un tour come quello. In sostanza, durante il penultimo bis alcuni ragazzi della prima fila riescono ad impossessarsi del microfono, tirando il filo che sporgeva (allora non c'era molta distanza tra Vasco e il pubblico e non c'erano i microfoni senza fili!). Vasco si incazza e se ne va senza aver finito la canzone. Sembra tutto concluso, ma il pubblico rimane lì, sa che Vasco tornerà ed infatti dopo venti minuti Vasco ritorna e canta Albachiara, tra il tripudio generale! Un finale da film, davvero.
Il tour avrà una appendice a Novembre, quando ci saranno altre date, organizzate appositamente per registrare i live da cui verrà tratto il disco "Va bene, va bene così".

 
E-mail: info@blascorossi.it
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