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Tour

Gli spari sopra Tour 1993

Gli spari sopra Tour 1993

Formazione:
Maurizio Solieri - chitarra
Andrea Braido - chitarra
Nando Bonini - chitarra e cori
Daniele Tedeschi - batteria
Claudio Golinelli - basso
Andrea Innesto - fiati
Alberto Rocchetti - tastiere

Tre chitarristi nella band! Per la prima volta (la formula verra' riproposta successivamente), viene ad essere creato un "muro " di suono di tali dimensioni,fatto apposta per cercare di riprodurre i complessi arrangiamenti dell'album "gli spari sopra".
E' un autentico "supergruppo" dove rientra anche Claudio Golinelli (Solieri era gia' rientrato nei concerti del 1991) e vengono ad essere affiancati due solisti come Solieri e Braido che si divideranno gli assoli e gli interventi musicali sul palco,generando anche piu' di qualche allusione a "duelli" e antipatie per dimostrare chi dei due e' piu' bravo.
La scelta e' della produzione,che e' contenta del ritorno di Solieri,sempre benvoluto dal pubblico,ma che,nello stesso tempo non intende rinunciare al funanbolico Braido,che,tra l'altro,e' anche molto vicino allo stile dei chitarristi americani che avevano suonato sul disco.
Si fondono cosi' lo stile "rock classico" di Solieri,con quello piu' moderno di braido.
Il terzo chitarrista,Nando Bonini,viene aggiunto come supporto ritmico e per le parti di chitarra acustica,dato che sono diventate parecchie le canzoni dove e' necessario l'impiego di questo strumento.
E' il tour più rock del Blasco,preceduto da vendite stratosferiche per "gli spari sopra" (più di 1 milione di copie per l'LP, 300.000 copie per il singolo contenente versioni diverse e "se è vero o no" non presente nel disco e negozi aperti prima e oltre gli orari soliti)."
All'interno del concerto due momenti intensissimi: un medley rock di vecchie canzoni e uno acustico nel quale vengono riproposte: Canzone, Brava Giulia e Toffee insieme alla nuovissima "Gabri".
Notevole anche l'idea di far cantare tutta al pubblico "canzone",per poi attaccare in modo poderoso con la batteria e basso,con Solieri e Braido che si lanciano in assolo in un lungo strumentale finale.
Il medley rock comprende "credi davvero","sono ancora in coma","dimentichiamoci questa citta'" "ieri ho sgozzato mio figlio" e "asilo republic"...adrenalina pura!!! Si arriva quasi a sonorita' Heavy Metal durante la sua esecuzione..
Le prove del tour si tengono nello spazio destinato alle fiere a Milano.
Le date comprendono tre fasi (palasport - stadi - palasport), al variare delle quali la scaletta subisce delle leggere modifiche.
Anche i biglietti vengono venduti di conseguenza in tre versioni differenti ma sempre con parti di fotogrammi tratte dal video de "Gli spari sopra".
Particolare l'apertura dei concerti con Diego Spagnoli che grida "uscite tutti con le mani alzate: siete circondati" mentre attacca "Lo show",ideale brano di apertura dei concerti.
Durante la data di Bologna viene registrato il concerto che poi verrà messo parzialmente in onda sulla Rai in seconda serata e quindi venduto in vhs nel 1994.
Per radio viene trasmesso parte del concerto del Palaeur di Roma del 21091993 nel corso del "Vasco Day" organizzato da Radio Stereo Rai (ben tre ore con interviste, live e vecchi brani tra i quali la versione di "Jenny" del primo 45giri).
Nel corso di questo special a Vasco scappa una battutina polemica ,affermando che e' "strano" che la Rai si decida a dedicargli una giornata,visto che l'ha sempre osteggiato,e poi racconta alcune chicche interessanti tra cui anche un avvenimento accaduto al concerto di Pescara (anche se alcuni giornali riportarono che questa cosa era successa a Civitanova Marche).
In sostanza Vasco aveva cantato in uno stadio dove il pubblico era confinato sugli spalti,era stato proibito l'ingresso in campo per non rovinare il manto.
Ad un certo punto Vasco era saltato giu' dal palco,andando in mezzo al prato e il pubblico,immediatamente,aveva cominciato a scavalcare le recinzioni per raggiungerlo!!
Vasco nel frattempo era risalito sul palco,che essendo non transennato esponeva al rischio che la gente saltasse sopra..!
Cosi' tutto il resto del concerto passo' con Vasco e la band a suonare e quelli della security a buttare giu' dal palco i ragazzi scatenati che tentavano di salire!!!
"un vero e proprio concerto rock!!.."..commentera' Vasco.
Altro importante episodio da riportare e' il commento che Vasco fece durante i concerti al sud sulla famosa faccenda delle sue dichiarazioni leghiste.
Dal palco vasco dichiaro' a gran voce. "..qualche stronzo ha detto delle cose che non ho mai nemmeno pensato..io sono contento che voi siate qui'.." Il pubblico era comunque dalla parte di Vasco,che era stato inutilmente "allertato" da alcune malelingue circa il fatto che in Calabria lo stessero addirittura aspettando per tirargli addosso di tutto durante i concerti.
Cosa,ovviamente non accaduta..anzi..nei concerti al sud Vasco fece record di presenze tanto che in Sicilia,ad Acireale,venne organizzata in tempo record una seconda data al Palasport perche' le richieste di biglietti avevano di gran lunga superato la capienza della struttura,ed un solo concerto non era sufficente a contenere tutto quel pubblico.
Nel corso del "Vasco Day" vengono intervistati ,oltre a Vasco, i musicisti,Diego Spagnoli,membri vari dello staff (tra cui anche Roccia) e Ivano Casamonti,giornalista e scrittore che segue il tour per raccogliere dichiarazioni e aneddoti che costituirano il fulcro del libro "IO VASCO",che uscira' con la qualifica di "autobiografia di vasco".
Sempre nelle medesime interviste, Vasco dichiara che gli piacerebbe interpretare "Generale" di De Gregori,cosa che accadra' due anni dopo in "rock sotto l'assedio"..
In scaletta vengono ripescate alcune canzoni che non erano eseguite da tempo,come "domani si adesso no" e,in pratica viene eseguito l'intero "gli spari sopra" con la sola esclusione di "occhi blu" e "valzer di gomma",presenti pero' in alcuni bootlegs nelle prove.(occhi blu nelle prove di Bergamo e valzer di gomma accennata ad Acireale).
Dopo il tour,in diverse interviste su riviste spoecializzate,tipo "chitarre" o "buscadero" alcuni musicisti faranno un paio di "confessioni".
Bonini,ad esempio, dira' di patire un poco il ruolo di "terza chitarra",senza grandi possibilita' di mostrare quello che e' in grado veramente di fare,mentre Braido asserisce che lui e' sempre stato abituato ad essere completo come chitarrista,e di non avere mai avuto bisogno della chitarra di accompagnamento.
Solieri fara' una battutina sul fatto che la produzione voleva sentire gli stessi suoni identici e precisi del disco,e,riferito al confronto tecnico con Braido,sul fatto che anche lui e' in grado di suonare veloce come Braido,solo che alle prove gli era stato chiesto di suonare "alla Solieri",perche' era questo che ci si aspettava da lui.
Di fatto,questo e' l'ultimo tour che vede la presenza di Braido.

"su gentile concessione di Scorpio"

 
 
 
 
E-mail: info@blascorossi.it
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